MEASURE YOUR AWARENESS

Selfawarness o… come dicono gli americani: self-awarness (che bella parola, vero? Quanto sono bravi sti ammericani...)

Mettila come vuoi: di te non sai proprio nulla. No, scusa… volevo dire che puoi, ancora, fare un passo avanti verso questo primo traguardo. 
Si, perché conoscere se stessi è il primo passo verso la libertà. Sono un estremo fautore del detto “la verità ti rende libero”. Sapere chi sei ti da tutti gli strumenti per cominciare a migliorare la tua posizione in questo mondo.

Conoscere te stesso, le tue emozioni, essere consapevole di ciò che ti fa imbestialire, delle tue emozioni e di come reagisci, ti eviterà di scendere a patti con te stesso.  Ti eviterà di raccontarti frottole sul perché certe cose hai deciso di non farle. In altre parole, non dovrai trovare scuse balorde con te stesso ne, tanto meno, lascerai che quelle maledette vocine interiori ti insultino come se non ci fosse un domani.


Nei miei articoli vedrai spesso la parola autosabotaggio. Se ti dicessi che questo processo decide meta’ di quello che sei, mi crederesti?
Te lo dico perché, quando, ti flagelli non fai altro che dire a te stesso che e’ giusto cosi. Che e’ corretto che tu non sia in grado di raggiungere gli obiettivi  che ti eri posto.  Quelle vocine ti faranno a pezzi, perché nessuno, più di te  sa toccare i tasti giusti per farti diventare una bestia.

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Ed è proprio per questo che vorrei tu scavassi, con coraggio, in quello che sei veramente ma che respingi come la peste.


In altre parole, vorrei che ti fermassi un attimo e che facessi il punto della situazione: guarda nella tua vita, nei tuoi giorni normali, in quelli bui ma anche in quelli più luminosi. Riporta alla mente quei Lunedì mattina che ti hanno inchiodato al letto ma anche quei Venerdì in cui eri felice di come erano andate le cose e con positività e gioia ti sei proiettato nei tuoi progetti.
Analizza, davvero, cosa succede attorno a te e dentro di te. 
Sii testimone di te stesso e non pensare troppo mentre lo fai. 

Ricordati che le persone attorno a te vivono le stesse situazioni, in un modo o nell’altro e che quello che leggi sui social è spesso solo un istante della vita di ognuno che forse, dura così poco che è il caso di cercare se stessi piuttosto che condividere e far credere agli altri di essere ciò che non siamo.

Lo so cosa stai pensando: ma perché tutte ste fregnacce? Perché tutte ste supercazzole filosofiche? Non c’è una bibita che mi fa cambiare idea o una nocciolina come quella di Super Pippo che mi faccia diventare un super eroe?


Hai ragione: facciamola semplice e mettiamo per iscritto due o tre cose per fissare alcuni punti cosicché tu possa esattamente capire da dove partire.
Non ho detto che la cosa sia semplice (ricorda che il potere è nelle mani di pochi ed un motivo ci sarà), anzi, devi darci dentro e fare a te stesso una promessa. Non di quelle promesse che fai il primo giorno dell’anno e che puntualmente al successivo weekend mandi a quel paese dicendo che ci penserai la settimana dopo. Ogni giorno che lasci passare senza aver fatto un minimo passo avanti è un giorno che freghi solo a te stesso. Non è nessun altro a rimetterci: solo tu!

OK, allora! Scarica l’esercizio sulla self-awarness (se non hai il link, iscriviti e lo riceverai).

Torna da me con le tue risposte. Insieme analizzeremo dove “casca l’asino” anche se, credo, sarai in grado di dare già da solo qualche giudizio non appena avrai completato l’esercizio. Ma anche questo fa parte del percorso verso la consapevolezza.

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